Obblighi fiscali per marketplace ed e-commerce online con e senza Partita IVA

marketplace obblighi fiscali

Il commercio elettronico è caratterizzato dalla vendita e dall’acquisto di prodotti e servizi online e può coinvolgere sia aziende con sede fisica che si convertono al commercio online con siti web e-commerce dedicati ai prodotti e servizi che commercializzano già in modo tradizionale, sia privati che possono utilizzare siti web proprietari o piattaforme online specializzate come i sempre più diffusi marketplace. 

Obblighi fiscali per i Marketplace e per i siti web e-commerce. Vendita online diretta e indiretta 

I soggetti che svolgono commercio online e che possono produrre reddito con la vendita online sottoposto a tassazione sono di 2 tipi: 

  • marketplace che ospitano soggetti terzi che vendono prodotti e servizi. Esempi classici sono piattaforme marketplace come Subito, Vinted, Amazon, EBay, Facebook, Instagram ecc. 
  • soggetti privati che vendono online o con siti web e-commerce o attraverso i marketplace. 

Inoltre, la vendita online può essere suddivisa in due categorie principali: diretta e indiretta, ciascuna con caratteristiche e dinamiche specifiche.

Vendita Online Diretta

Questa modalità si verifica quando l’intero processo di vendita, dall’acquisto alla consegna, si svolge completamente online. È tipica per i beni digitali o i servizi che possono essere forniti via internet. Ad esempio, software, e-book, corsi online, musica, film, giochi ecc. La vendita diretta elimina la necessità di una logistica fisica per la consegna, rendendo il processo più veloce e a volte più economico.

Vendita Online Indiretta

In questa modalità, mentre la transazione iniziale e l’accordo di vendita avvengono online, la consegna del prodotto avviene fisicamente. È comune per beni come abbigliamento, elettrodomestici, cibo e altri articoli che richiedono una spedizione fisica. Le piattaforme di e-commerce indiretto come Amazon, eBay o siti web di negozi al dettaglio gestiscono le transazioni, ma affidano la consegna a servizi di spedizione o corrieri.

Le 3 diverse tipologie di vendita online e-commerce. Aspetti contabili e fiscali

La vendita online può essere classificata in tre categorie principali: episodica, occasionale e abituale. Ognuna di queste categorie comporta obblighi fiscali specifici in Italia. Ecco un riepilogo dettagliato:

Vendite Online Episodica

Le vendite episodiche online non sono soggette ad obblighi fiscali quando riguardano oggetti appartenenti al patrimonio personale del venditore. I guadagni ottenuti dalla persona fisica dalla vendita episodica di un’automobile, di un quadro, di un mobile non fanno reddito e non si applica IVA, quindi: 

  • Obblighi Fiscali: Generalmente non ci sono obblighi fiscali specifici per le vendite episodiche online. Sono considerate quindi attività non sistematiche e non rientrano in un’attività commerciale regolare. 
  • Dichiarazione dei Redditi: Non è necessaria una dichiarazione specifica se i guadagni sono minimi e sporadici.

Vendite Online Occasionale

Si tratta di vendite e transazioni non episodiche anche se non regolari e diventano così atti economici finalizzati ad uno scopo economico e/o speculativo. Si tratta di redditi occasionali, ma non sistematici. Un esempio classico è quello degli hobbisti che acquistano e rivendono online opere d’arte, orologi, monete, collezioni di francobolli, spartiti ecc attraverso marketplace o con propri siti web e-commerce e/o attraverso eventi fisici come mercatini o fiere. Tuttavia, non è sempre facile distinguere tra una vendita episodica e una occasionale. La Corte di Cassazione ha distinto tra le 2 tipologie di vendita grazie ad una serie di parametri che sono:

  • colui il quale con la sua attività produce regolari redditi d’impresa soggetti a IVA;
     
  • l’acquirente occasionale che acquista e rivende per un utile collocabile tra i cosiddetti redditi diversi. In questo caso il requisito dell’occasionalità non lo obbliga alla partita Iva, proprio per mancanza del requisito dell’abitualità;
     
  • l’acquirente che acquista per scopi soggettivi, senza l’intento di rivendere e non è soggetto d’imposta.

Per riassumere, per quanto riguarda la fiscalità relativa alla vendita online occasionale abbiamo: 

  • Obblighi Fiscali: se i proventi superano i 5.000€ definiti dalla normativa fiscale, superati i quali il reddito è soggetto a tassazione.
  • Dichiarazione dei Redditi conseguente: I proventi devono essere dichiarati nella dichiarazione dei redditi annuale.
  • Partita IVA e INPS: generalmente non è necessaria la partita IVA né l’iscrizione all’INPS per vendite occasionali, a meno che i guadagni non superino la soglia prevista dei 5.000€.

Vendite Online Abituali

Sussiste quando la vendita è sistematica e lo svolgimento delle transazioni ha la caratteristica della professionalità ovvero le vendite sono realizzate dal privato attraverso l’ausilio dei marketplace delle piattaforme telematiche o siti web e-commerce e i guadagni sono il risultato di una vera a propria attività commerciale abituale tassabile ai fini IRPEF quale reddito d’impresa. Ovvio che in questi casi è necessario:

  • Aprire la Partita IVA: È obbligatoria quando le vendite superano il regime dei minimi e si considera l’attività di vendita come impresa;
  • Iscrizione all’INPS: Necessaria per i rivenditori abituali per assicurarsi e contribuire al sistema di previdenza sociale;
  • Regime Fiscale: Adesione a un regime fiscale adeguato in base al volume di affari e alle caratteristiche dell’attività;
  • Tenuta della Contabilità: Necessità di tenere una contabilità regolare e di emettere fatture per ogni vendita;
  • Dichiarazione dei Redditi da dichiarare annualmente con il calcolo delle imposte dovute;
  • Adempimenti IVA ove richiesta dal regime fiscale scelto, con la presentazione periodica delle dichiarazioni IVA.

Infine, per ogni vendita episodica dev’essere emessa fattura o ritenuta d’acconto e applicare la percentuale della cedolare secca o del regime di tassazione scelto per il pagamento delle tasse.

In tutti e tre i casi, è fondamentale tenere traccia delle vendite e dei relativi guadagni per determinare correttamente gli obblighi fiscali grazie all’attenta consulenza fiscale e patrimoniale di un professionista

 

6 modalità di prodotti e vendita online 

  1. Vendita di prodotti fisici (vendita indiretta): Articoli come abbigliamento, elettrodomestici, libri fisici, e altro.
  2. Vendita di prodotti digitali (vendita diretta): Software, e-book, musica, film, corsi online.
  3. Vendita di servizi (vendita indiretta): Consulenze, servizi di design grafico, programmazione, corsi online.
  4. Dropshipping: Il venditore vende prodotti che vengono spediti direttamente dal fornitore al cliente.
  5. Affiliazione: Promozione di prodotti o servizi di altri in cambio di una commissione per ogni vendita realizzata.
  6. Subscription Model: Modello di abbonamento per prodotti o servizi, come casse mensili di prodotti o accessi a piattaforme di streaming.

Ogni tipo di vendita online ha specifiche considerazioni logistiche, di marketing e fiscali, che devono essere attentamente valutate attraverso un’adeguata consulenza fiscale e tributaria sul commercio elettronico, per garantire la conformità alle normative vigenti.

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Ulteriori adempimenti fiscali e tributari del commercio elettronico

Gli altri 4 adempimenti da citare oltre a quelli già elencati sono:

  1. Gestione delle Tasse Transfrontaliere: Nel caso di vendite internazionali, è importante comprendere e conformarsi alle normative fiscali dei paesi in cui si vendono i prodotti o servizi.
  2. Pagamenti delle Tasse: Calcolare e pagare le tasse dovute in base ai redditi generati dalle vendite online.
  3. Gestione Logistica e Tasse di Importazione/Esportazione: Per prodotti fisici che attraversano confini internazionali, potrebbero sorgere obblighi aggiuntivi relativi a dazi doganali e tasse di importazione/esportazione.
  4. Conformità con le Normative Locali: Oltre alle normative fiscali, è necessario assicurarsi che i prodotti soddisfino gli standard e le normative locali nel paese del consumatore.

In tutti i casi, è cruciale mantenere una contabilità accurata e aggiornata e, se necessario, consultare un esperto fiscale per assicurarsi di rispettare tutte le leggi e regolamenti fiscali applicabili.

Obblighi fiscali per le piattaforme marketplace de relative sanzioni

Ovviamente la sempre più maggiore diffusione della vendita online ha imposto agli operatori di marketplace online come AirB&B, Booking, Vinted, Subito ecc specifici obblighi fiscali e di comunicazione all’Agenzia delle Entrate. In Italia, i gestori di marketplace hanno specifici obblighi fiscali da rispettare secondo le normative vigenti. Ecco un elenco dettagliato di questi obblighi:

  • Obbligo di Comunicazione dei Dati di vendita e delle prestazioni: I gestori di piattaforme digitali residenti in Italia, così come alcuni gestori residenti extra-UE, devono comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle vendite di beni e alle prestazioni di servizi effettuate dagli utenti attraverso le loro piattaforme. Questi dati sono poi condivisi con le autorità fiscali degli altri paesi dell’UE in base alla residenza fiscale del venditore e riguardano in generale i venditori che superano una soglia di 2.000 euro di vendite o 30 vendite annue. In questi casi i marketplace devono comunicare i dati identificativi completi del venditore, il numero delle vendite effettuate e l’importo dell’incasso conseguito. Inoltre, è importante notare che la partita IVA è obbligatoria quando l’attività economica è abituale e continuativa nel tempo, a prescindere dalla soglia di guadagno.
  • Scadenze per la Comunicazione dei Dati: I gestori di piattaforme digitali devono comunicare i dati entro il 31 gennaio di ogni anno per le transazioni dell’anno precedente. Inoltre, devono condividere le informazioni ricevute con le autorità fiscali dei singoli paesi UE entro la fine di febbraio;
  • Modalità di Comunicazione: i gestori devono utilizzare i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, con file predisposti in formato XML. L’Agenzia delle Entrate conferma la ricezione delle comunicazioni entro 5 giorni lavorativi;
  • Obblighi Specifici per i Gestori di Piattaforme di Affitti Brevi: I Gestori di piattaforme di compravendita di servizi come Airbnb o Booking devono identificare i proprietari degli immobili, trasmettere le informazioni alle autorità fiscali degli Stati membri dell’UE dove si trovano le proprietà, conservare i dati per almeno cinque anni, e cooperare con le autorità fiscali per garantire il pagamento delle tasse dovute.

Esclusione per Piccoli Operatori: I venditori che hanno effettuato meno di 30 attività tramite la piattaforma marketplace e per i quali l’importo totale del corrispettivo versato o accreditato non supera i 2.000 euro nell’anno sono esclusi dagli obblighi di comunicazione dei dati.

Le sanzioni previste per la mancata comunicazione

In caso di mancata comunicazione, i gestori di piattaforme possono essere soggetti a sanzioni che variano da 2.000 a 21.000 euro, ridotte della metà se le informazioni risultano incomplete o inesatte.

Obblighi fiscali per i privati che svolgono vendite online con siti web e-commerce e/o marketplace

Alcune importanti pronunce della giustizia tributaria hanno chiarito la natura della vendita di beni online da parte di soggetti privati tramite propri siti web e-commerce o piattaforme come E-bay, Vinted, Subito.it, ecc. Con la sentenza della V sezione della Corte di Cassazione del 22 ottobre 2019, n. 26987 è stato ritenuto legittimo l’accertamento induttivo effettuato dall’Agenzia delle Entrate nei confronti di un venditore privato. In base alle informazioni acquisite sulle vendite online effettuate dal contribuente oggetto della sentenza tramite E-bay dal 2004 al 2009, è stato riconosciuto che queste transazioni generavano redditi d’impresa e operazioni soggette ad IVA.

Strategie e mezzi per dimostrare al fisco la vendita episodica o occasionale

I mezzi a disposizione dei contribuenti per dimostrare l’assenza di una specifica organizzazione economica e di abitualità nelle vendite online, indipendentemente dal numero di transazioni effettuate, sono diretti a valorizzare gli elementi che contraddistinguono le vendite occasionali da quelle abituali che sono:

Vendite Occasionali

  • Frequenza delle Vendite: Le vendite occasionali avvengono sporadicamente e non seguono un pattern regolare.
  • Volume delle Transazioni: Generalmente limitato, con un numero ristretto di transazioni effettuate.
  • Finalità delle Vendite: Spesso, si tratta di vendere oggetti personali non più necessari, piuttosto che di generare un reddito continuativo.
  • Assenza di Pianificazione Strategica: Le vendite non sono accompagnate da un piano di marketing o di espansione commerciale.
  • Investimento Minimo o Assente: Non si effettuano investimenti significativi in pubblicità, magazzino, o altre risorse aziendali.
  • Profitto: Il guadagno ottenuto non è la principale fonte di reddito per il venditore.
  • Natura dei Prodotti: Vendita di articoli usati o personali, non prodotti nuovi o creati per la vendita.

Vendite Abituali

  • Frequenza e Continuità: Le vendite avvengono con regolarità e formano un pattern costante nel tempo.
  • Volume di Transazioni Elevato: Un numero significativo di vendite, spesso con una vasta gamma di prodotti.
  • Finalità Commerciale: Le vendite sono orientate al profitto e alla generazione di un reddito regolare.
  • Strategia di Business: Presenza di un piano di marketing, branding, e di sviluppo commerciale.
  • Investimento in Risorse Aziendali: Investimenti in pubblicità, magazzino, miglioramento del prodotto, e risorse umane.
  • Profitto come Fonte Primaria di Reddito: Il reddito ottenuto dalle vendite costituisce una parte significativa o la totalità del reddito del venditore.
  • Natura dei Prodotti: Vendita di prodotti nuovi, spesso con un inventario regolarmente aggiornato.

Per qualsiasi dubbio o necessità di chiarimenti, il nostro studio è a vostra disposizione per fornirvi tutte le informazioni necessarie e per aiutarvi a navigare in questo complesso panorama fiscale.

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